Avviato alla carriera militare nel 1884, dopo otto anni si dimise e si stabilì a Torino. L'il luglio 1899, assieme ad altri esponenti dell'alta borghesia piemontese appassionati d'automobile, fondò la Fiat. L'uomo, che sarebbe diventato l'autore della fortuna della Fiat, aderì quasi per caso. Mise in atto una strategia d'espansione, fondata sulle esportazioni e la diversificazione produttiva. In 35 anni trasformò la Fiat in una delle più complesse e potenti organizzazioni industriali d'Italia. Nel 1906 impiantò l'officina meccanica per i cuscinetti a sfera (Riv) e avviò la costruzione di autobus. Fondò in seguito la Società italiana trasporti automobilistici, che diede impulso alla motorizzazione dei trasporti su strada. Adottò il modello americano delle economie di scala, fondato sul binomio produzione/consumo di massa. Negli stabilimenti Fiat realizzò un ciclo produttivo verticale, che andava dalla prima lavorazione dei materiali alla consegna del prodotto finito: dai grandi motori al materiale per le ferrovie e per l'aviazione. Nel 1927 fondò l'Ifi, raggruppando in una holding le società finanziarie e industriali per una più incisiva attività nei più diversi settori produttivi.